Angelus: Folla applaude e abbraccia il Papa
Dio mi chiede di salire sul monte a pregare “Siamo sempre vicini in preghiera”. Si chiude cosi l’ultimo Angelus di Papa Benedetto XVI che si è affacciato per l’ultima domenica dalla finestra del palazzo apostolico. La piazza San Pietro e l’attigua piazza Pio XII e l’ultimo tratto di via della Conciliazione gremita di pellegrini lo ha accolto e salutato tra applausi e tanto affetto cui il Papa ha risposto con la semplicità che lo contraddistingue: “Grazie per il vostro affetto!”.
Nella breve riflessione che ha preceduto l’Angelus, il Pontefice ha preso spunto dall’episodio evangelico della Trasfigurazione, “una pagina – ha spiegato il Pontefice – molto bella. Questa Parola di Dio la sento in modo particolare rivolta a me in questo momento della mia vita”.
Ma la preghiera non è un isolarsi dal mondo e dalle sue contraddizioni, come sul Tabor avrebbe voluto fare Pietro, ma l’orazione riconduce al cammino, all’azione.
“L’esistenza cristiana, ho scritto nel Messaggio per questa Quaresima, consiste in un continuo salire il monte dell’incontro con Dio, per poi – ha sottolineato – ridiscendere portando l’amore e la forza che ne derivano, in modo da servire i nostri fratelli e sorelle con lo stesso amore di Dio”.
(foto www.cdt.ch)