Palma agli Ispettori: il 95% dei debiti prodotti prima del 2011
NAPOLI – L’Assessore al Bilancio del Comune di Napoli Salvatore Palma replica ai dati diffusi dagli Ispettori governativi sul bilancio del Comune e spiega a chi vanno imputate le responsabilità dei deficit: “Il 95% dei rilievi mossi dagli ispettori si riferisce ad annualità antecedenti al 2011, quindi ci risultano estranei. Per quanto riguarda i rilievi mossi a questa amministrazione, a cui è dedicato il 5% dell’intera relazione, una parte sono dovuti ad una diversa metodologia di rilevazione contabile, che non impatta sui conti, mentre un’altra parte riguarda i crediti di dubbia esigibilità non tenendo conto però della cosiddetta operazione verità da noi compiuta. La relazione degli ispettori è infatti antecedente all’approvazione del rendiconto 2001, quindi non tiene conto di ciò che abbiamo compiuto: l’eliminazione di 874 milioni di euro di crediti di dubbia esigibilità e di 300 milioni di euro di crediti insussistenti o ritenuti inesigibili, cioè lo stralcio dal conto di bilancio di quasi un miliardo e duecento milioni di euro. Si tratta di un’operazione di verità contabile in linea, per altro, con i rilievi che gli ispettori hanno mosso alle passate amministrazioni. Un ulteriore rilievo avanzato è relativo, poi, alla possibilità di maturazione di ulteriori 300 milioni di euro di crediti di dubbia esigibilità e che tiene conto del basso indice di riscossione sottolineato dagli ispettori: anche in questo caso, la valutazione non è corretta perché il calcolo compiuto dagli ispettori in termini di percentuale di riscossione è stato tarato su un ammontare di residui molto più ampio di quello reale, poiché non hanno tenuto conto dello stralcio del miliardo e duecento milioni di euro da noi praticato. Per quanto riguarda infine lo sforamento del patto di stabilità dobbiamo segnalare che i rilievi mossi sono stati avanzati su un documento non definitivo (il conto consuntivo 2011), dunque non tenendo conto delle rettifiche e degli assestamenti posti in essere nel rendiconto definitivo approvato poi dal Consiglio comunale. Sempre per quanto riguarda lo sforamento, gli ispettori indicano come determinante il conferimento di 43 milioni di euro ad Asia quale aumento del capitale sociale: una valutazione errata. Quel conferimento, regolarmente approvato dal Consiglio comunale, a seguito delle necessità manifestate dalla stessa società, ha prodotto investimenti dettagliati anche nell’atto di accompagnamento alla delibera stessa. Se c’è quindi un ritardo nella realizzazione del programma di investimenti dell’ Asia non è attribuibile all’amministrazione. Un conferimento di tal genere, che pure inciderebbe in termini di cassa e non di competenza sul patto di stabilità, è stato arbitrariamente riqualificato dagli ispettori, che lo hanno considerato non come contributo in conto capitale ma come differenziale di corrispettivo (cioè come spesa corrente) facendolo dunque incidere sul patto”.