Impresa e Competitività, la ricetta dell’Obi-Srm per uscire dalla crisi
ROMA – È stato presentato il “Rapporto 2012 Impresa e Competitività”, realizzato congiuntamente da OBI (Osservatorio Banche – Imprese di Economia e Finanza) e SRM (Studi e Ricerche per il Mezzogiorno). L’evento, organizzato dal Dipartimento del Tesoro – Ministero dell’Economia e delle Finanze, in collaborazione con OBI e SRM, presso la Sala Conferenze della Ragioneria dello Stato, ha visto la partecipazione di economisti, rappresentanti delle istituzioni e del mondo imprenditoriale per discutere dei dati emersi dalla quinta edizione dell’indagine sulla competitività delle imprese meridionali.
Il Rapporto propone, come di consueto, un’analisi degli aspetti strutturali dei sistemi produttivi delle 8 regioni del Mezzogiorno − Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia − appartenenti ai settori del manifatturiero, delle costruzioni, dei servizi ICT e turistico-ricettivi. Quest’anno, però, l’indagine va oltre la rappresentazione dinamica delle imprese meridionali, e si estende all’intero territorio italiano e alle altre tre Ripartizioni italiane: Nord Ovest, Nord Est e Centro. Il risultato è un quadro completo delle condizioni operative dei sistemi produttivi regionali e macroregionali rispetto all’adozione di un modello di business in grado di reggere la competizione globale e superare l’attuale contesto di crisi. In particolare, il Rapporto − e anche il convegno nelle sue relazioni − approfondisce alcuni temi “chiave” in grado di influire sugli assetti competitivi delle regioni del Mezzogiorno: le reti d’impresa e il capitale umano.
L’evento di presentazione è stato aperto da Ottavio Ricchi, Dirigente Ufficio Analisi congiunturale e previsioni macroeconomiche del Dipartimento del Tesoro, e Michele Matarrese, Presidente OBI. Il Rapporto è stato illustrato da Massimo Deandreis, Direttore Generale SRM e Antonio Corvino, Direttore Generale OBI.
A seguire hanno discusso i risultati dell’indagine: Aldo Bonomi, Vice Presidente Confindustria con delega alle Reti; Domenico Menniti, Presidente Harmont and Blaine e Luigi Paganetto, Professore ordinario di Economia Internazionale Università di Roma Tor Vergata. Ha coordinato i lavori: Gennaro Sangiuliano, Vicedirettore TG1 RAI.
«Il rapporto di quest’anno – dichiara Antonio Corvino, Direttore Generale di OBI – evidenziando le specificità del Mezzogiorno rispetto alle altre macro regioni italiane e stigmatizzando il permanere dello stato di sofferenza delle singole imprese che si salda con quello dell’intero sistema, sottolinea la necessità di tornare a ragionare in termini di una efficace programmazione economica e di mirate politiche industriali. La prima dovrà portare a superare la tendenza a sterilizzare l’azione dello stato sul versante dello sviluppo, dei consumi e degli investimenti, le seconde a orientare e stimolare investimenti verso quelle attività e quei territori in grado di ridare consistenza e slancio a quei comparti del manifatturiero meridionale ed italiano, delle costruzioni e del turismo protesi all’integrazione nel mercato globale».
«Il Rapporto di quest’anno è stato ampliato anche al Centro Nord – afferma il Direttore Generale di SRM, Massimo Deandreis – per fornire un termine di confronto con altri territori; una visione allargata del contesto competitivo, che tenda a osservare le imprese del Mezzogiorno con un benchmark di riferimento e non isolate nel loro contesto.
Dall’analisi emergono i punti di forza sui quali puntare per far fronte alle nuove sfide che la nostra economia è chiamata ad affrontare: più innovazione tecnologica ed organizzativa, più investimenti e internazionalizzazione e soprattutto emerge la necessità di definire nuovi modelli che guardino ad una politica industriale basata sui vantaggi specifici del Sud: agroalimentare, turismo, trasporto marittimo, ma anche automotive e aerospazio in sinergia con la definizione di interventi infrastrutturali mirati. Un modello di competitività, dunque, che può rilanciare una prospettiva di sviluppo per il Mezzogiorno».