Polverini nella polvere…Non le resta che dimettersi!
Il terremoto giudiziario che si è abbattuto sulla Regione Lazio per lo scandalosa gestione dei fondi del gruppo consiliare PdL da parte di Fiorito ha gettato nel polvere la governatrice Renata Polverini che nell’impeto emozionale immediatamente connesso alla vicenda ha minacciato seriamente le dimissioni. La lobby politico-affaristica che è il gruppo e il partito PdL, col conforto nazionale, l’ha fatta subito desistere dall’intento rinviando la decisione a summit vari con Berlusconi, cioè con il numero uno dell’impudenza politica e delle malversazioni sulla pubblica amministrazione. Che cosa ne può scaturire è prevedibile. Una ripulita confidando nella memoria corta degli italiani e nello specifico dei laziali e nella magia che può fare il potere nel recuperare spazi di agibilità gestionale ed elettorale una volta sedatasi la rivolta per quanto accaduto. Il PdL purtroppo in ogni angolo del Paese mostra il suo vero volto, quello cioè di un partito di affaristi che usa la politica per fare solo ed esclusivamente i propri interessi: ne è prova il disastro Italia che stiamo pagando, noi cittadini italiani, per scongiurare il collasso del paese. Ma quale legge anticorruzione può approvare questo Parlamento? Allo stato non resterebbe altro da fare che commissariare tutte le istituzioni pubbliche per almeno due anni, avviare una bonifica totale del sistema-Italia con un governo sottratto al ricatto parlamentare per cambiare innanzitutto la classe politica italiana, prima ancora di salassare i cittadini spremendoli fino all’osso. Questa gente continua a dissipare il denaro pubblico senza che nessuno gli presenti il conto. Polverini come Formigoni e questi come tutti gli altri come Penati del Pd e compagni vari che hanno costruito carriere e ricchezze sulle casse dello Stato. Un ceto politico così corrotto e colluso può solo portare alla rovina l’Italia relegandola ai margini del sistema politico-economico-finanziario europeo. Perchè una Merkel e un popolo tedesco dovrebbero restare indifferenti rispetto a queste vergogne italiane e continuare a sostener epolitiche finanziarie che in fin dei conti continuano ad alimentare la corruzione della politica e gli affari delle mafie? L’interrogativo si fa incalzante e se qualcuno non tira fuori dal cilindro il coniglio, per l’Italia non c’è più neanche la speranza. Tra l’altro è bastato ascoltare le dichiarazioni che Berlusconi ha fatto al suo riaffacciarsi sulla scena pubblica per renderci conto che la banda bassotti vuole spolpare il Paese fino all’osso!