Partiti e Politica, per Lauro Italia a rischio nel 2013!
ROMA – Sulle nuove alleanze partitiche in vista delle elezioni si sta consumando un dibattito vivace che ha tenuto banco anche a ferragosto. Sull’argomento il Sen. Raffaele Lauro del PdL ha ha dichiarato: “Sarebbe provvidenziale, oggi, per il futuro del nostro paese, che aleggiasse, di nuovo, lo spirito degasperiano della ricostruzione e della collaborazione leale tra i partiti democratici. Ma De Gasperi non ha eredi. In circolazione, nel deserto dei leader, ci sono solo i pigmei della politica ed i falsi rivendicatori. Il patrimonio degasperiano, ideale e morale, del cattolicesimo liberale, del popolarismo, dell’europeismo e della concezione laica dello Stato, attende di essere raccolto“. Abbiamo chiesto al Sen. Lauro qual è la prospettiva per il Paese con le elezioni del 2013. “Se il ceto politico, per poca credibilità, per incapacità o per viltà, nel 2013, dovesse abdicare al suo ruolo, sarebbe preferibile, come premier, un operaio dell’ILVA di Taranto, piuttosto che un banchiere – spiega Lauro – L’anno delle elezioni politiche potrebbe coincidere, purtroppo, con una nuova crisi dell’economia globale, più grave di quella del 2008, che ebbe origine dalle banche americane. L’Eurosistema non riuscirebbe a fronteggiare il fallimento di molte banche, sovraccariche di debiti. Di fronte a questo scenario di lacrime e sangue, molto realistico, causato da nuove responsabilità dolose del sistema bancario internazionale, qualche politico, in vena di umorismo da solleone, auspica che, alla guida del governo nazionale, ci possa essere un banchiere o un ex- banchiere. Sarebbe una terribile iattura!”