Mocerino, ecco i valori dell’UDc su cui confrontarsi al congresso
NAPOLI – “L’evoluzione del quadro politico nazionale conferma la bontà delle scelte fin qui compiute dall’UDC. I fatti evidenziano che il Partito, forte di una sua autonomia funzionale ed aggregatrice, si propone sempre più come simbolo di una rifondazione della politica che passa anche attraverso il ritorno delle preferenze nel sistema elettorale, scelta da sempre propugnata e che ora si profila come indispensabile. I valori sociali e cristiani, la difesa delle Istituzioni, la moralizzazione della politica che sono alla base del nostro agire, vanno ancor più evidenziati, ponendoli anche quale argine ad eventuali diaspore che possano realizzarsi a seguito dell’implosione dell’attuale bipolarismo, al fine di evitare che in tanti possano offrirsi, sotto mentite spoglie, quali soggetti integrativi mantenendo abitudini e modalità di azione che potrebbero ledere il processo di crescita morale e politica che Pier Ferdinando Casini e Lorenzo Cesa implementano con il loro lavoro quotidiano.
Gestire la cosa pubblica perseguendo esclusivamente gli interessi della collettività, porre il cittadino al centro, valorizzare l’impegno dei cattolici in politica, rappresentano gli elementi fondanti di una democrazia partecipativa nella quale non prevalgano posizioni di mero potere.
La necessaria azione di risanamento dei conti messi in campo dal Governo regionale non deve e non può però essere l’unica direttrice sulla quale muoversi. Vi è bisogno di coniugare risanamento e sviluppo dando priorità ad iniziative, anche legislative, tese a favorire le famiglie, le fasce più deboli, i lavoratori che rischiano quotidianamente di uscire dal mondo del lavoro e i giovani che ancora non intravedono prospettive occupazionali”.
“Sono questi a mio avviso, dichiara Carmine Mocerino, Consigliere regionale della Campania e componente della Direzione nazionale dell’Udc, i temi da porre al centro del dibattito da svilupparsi in occasione del congresso provinciale di Napoli del nostro partito, propedeutico alla celebrazione di quello regionale”.