Piscine e morti estive: per Palagiano (IdV) urge una normativa ad hoc

ROMA – “Le piscine sono spesso considerate, dagli architetti che le progettano, un elemento puramente estetico, senza badare alla sicurezza o alla pericolosità. La loro messa in sicurezza, in Italia, è regolamentata da normative regionali che non sempre esistono. Lo Stato ha, perciò, il dovere di verificare che ciascuna regione italiana abbia normato la materia adeguatamente”.  Lo dichiara l’On. Antonio Palagiano, responsabile sanità dell’Italia dei Valori che aggiunge: “Interrogherò, quindi, nei prossimi giorni il Ministro dell’Interno, affinché verifichi la presenza di eventuali inadempienze da parte delle Regioni o estenda il decreto sulla sicurezza degli impianti sportivi anche alle piscine che sono in ville, abitazioni private o alberghi. È inconcepibile, ad esempio, che la larghezza di sicurezza del bordo della vasca possa variare da regione a regione e che in altre possa essere addirittura un optional”.
“L’annegamento è tra le prime cause di mortalità accidentale per i bambini ed è incredibile – prosegue il deputato Idv – che, nel terzo millennio, così tanti bimbi possano morire annegati non in una mareggiata, ma tra le mura di casa a causa di superficialità o di leggerezze che riguardano anche il legislatore”.
“La Francia prevede dal 2006 sanzioni penali per chi non ottempera alle disposizioni che impongono la messa in sicurezza delle piscine pubbliche o private, attivando recinzioni che impediscano l’accesso o la caduta accidentale dei bambini. Le intollerabili morti di questa estate – conclude Palagiano -, in cui in meno di due mesi sono annegati cinque bambini, non dovranno più ripetersi e credo che il nostro Paese debba, al più presto, adeguarsi ad altri Stati più sensibili alla prevenzione di tali gravissimi incidenti”.

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