Italia Futura, dieci proposte per rimettere in moto l’Italia
L’Italia non è la Grecia, ma nel momento in cui il Parlamento italiano discute – sulla spinta della Banca Centrale Europea – la seconda manovra correttiva nel giro di due mesi, è essenziale domandarsi se l’esperienza greca può in qualche senso esserci utile. Ferma restando la difficoltà di generalizzare in questo tipo di questioni, una indicazione emerge con qualche chiarezza dal quadro precedente. I mercati tendono a considerare poco credibili manovre con un contenuto strutturale limitato o nullo e concentrate in misura prevalente sul lato delle entrate. Si tratta di due caratteri purtroppo ad oggi pienamente condivisi dalla “manovra di Ferragosto”. Il contributo di solidarietà, il rinvio del TFR, l’addizionale Ires sono tutte misure “a tempo determinato”. Le entrate contribuiscono per circa il 50% ai risultati del 2012, per oltre il 70% a quelli del 2013 e per oltre l’80% a quelli del 2014. Si tratta di caratteri che verrebbero solo accentuati dalle modifiche in discussione nella maggioranza interamente centrate su nuove maggiori entrate (l’Iva e la folkloristica “tassa sugli evasori”) che vanno ad alleggerire ulteriormente gli interventi sul versante della spesa (fra i quali non comparirebbe più, incredibile ma vero, il taglio delle Province).
Sfortunatamente, lo stesso può dirsi delle proposte del principale partito dell’opposizione anch’esse sostanzialmente centrate su incrementi di entrate (e maggiori spese) ma di cui colpisce, in primo luogo, la natura spesso ideologica e la voluta genericità. Per parte nostra abbiamo tradotto in emendamenti molte delle nostre dieci idee per rimettere in moto il Paese. Sono emendamenti che esprimono le nostre idee di fondo. Emendamenti che offriamo all’intero Parlamento convinti come siamo che è arrivato il momento di superare quella logica del “con me o contro di me” che ci ha portato fin qui. Se c’è da stare con qualcuno, stiamo e staremo dalla parte di chi vuole dare un contributo per affrontare i problemi reali del paese.