Napoli, al via la costituente per i beni comuni
NAPOLI – E’ partito ufficialmente il “Laboratorio Napoli: Costituente per i Beni Comuni” promosso dalla neo-giunta, prima in Italia ad avere un Assessorato ai Beni Comuni guidato dal professor Alberto Lucarelli. In 24 ore, su facebook, si registrano 1.885 consensi di gradimento. Così sul sito del comune di Napoli vengono spiegate la ragione e le modalità organizzative del progetto che si ispira alla Convenzione di Aarhus del 2001: “Per invertire l’attuale tendenza alla privatizzazione dei beni comuni è necessario costruire una nuova forma di azione pubblica locale fondata sulla tutela dei Beni Comuni. Attraverso una semplice registrazione online sul sito del Comune di Napoli i vari gruppi, comitati, movimenti e associazioni potranno iscriversi alla macro area tematica o alla relativa consulta con un meccanismo di accreditamento delle realtà di base che consentirà una partecipazione ampia ed incisiva ai processi di costruzione di spazi di reale democrazia partecipata”, per ottenere “un percorso politico-partecipato” che possa “tutelare e valorizzare quei beni di appartenenza collettiva e sociale che sono garanzia dei diritti fondamentali dei cittadini”.
Ci saranno 12 aree tematiche:
– Promozione della pace
– Ambiente, Rifiuti, Tutela della salute
– Politiche Sociali
– Politica della casa
– Cultura, Turismo, Spettacoli
– Mobilità, Strade
– Lavoro
– Beni Confiscati
– Diritto all’istruzione
– Bilancio Partecipato
– Sport, Politiche Giovanili
– Patrimonio Comune
Ogni area tematica avrà una consulta di riferimento. Entrambe (area tematica e consulta) faranno capo al proprio assessorato attinente. I soggetti che si iscriveranno alle 12 consulte, siano essi singoli cittadini, associazioni, reti o comunità, avranno un ruolo centrale nella determinazione delle proposte e nel processo decisionale che ne seguirà.
Per maggiori info:
http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/15019