Coldiretti, il “piano casa” per l’ammodernamento aziendale

Mena Caccioppoli Presidente Coldiretti

NAPOLI – Per le imprese agricole si aprono nuove possibilità di potersi meglio dotare degli ammodernamenti strutturali necessari a dare slancio allo  sviluppo economico con adeguamenti aziendali più funzionali  alle nuove frontiere dell’ agricoltura. L’opportunità giunge dal recepimento nel Piano casa della Campania di alcune indispensabili misure per il mondo agricolo presentate su proposta  della Coldiretti dai consiglieri Regionali  Fulvio Martusciello e Antonio Ruggiero. Oltre alla previsione del cambio di destinazione d’uso di immobili e di loro parti per attività connesse allo sviluppo integrato dell’ azienda agricola, l’intervento consente  il recupero e/o l’ampliamento di edifici rurali  esistenti anche mediante il cumulo  di volumetrie di più piccoli  edifici  di proprietà del richiedente su particelle contigue. Il provvedimento  fornisce un contributo importante per il superamento delle difficoltà economiche di molte aziende agricole già esistenti che, nell’ ottica di incentivare e valorizzare le proprie produzioni, non avevano la possibilità di realizzare, per il potenziamento delle loro attività, volumetrie idonee alle effettive esigenze dell’ impresa agricola. Per gli stessi obiettivi  è prevista  la possibilità di realizzare  nuove costruzione ad  uso produttivo nella misura massima di  0,03 mc/mq di superficie aziendali. “I provvedimenti adottati costituiscono una vitale apertura  per poter cogliere attraverso  l’ammodernamento aziendale,  tutte le opportunità di incrementare i redditi agricoli offerte dalla nuova agricoltura multifunzionale, fatta non solo di produzione  ma anche di trasformazione e vendita,  insieme alla  fornitura di servizi che vanno  dall’accoglienza  alle attività ricreative- culturali  e alla tutela  del territorio” –  affermano con soddisfazione il presidente di Coldiretti Napoli Mena Caccioppoli. “Quanto deciso – evidenzia inoltre Caccioppoli – costituisce una possibilità  importante di adeguare le strutture aziendali alle sempre più stingenti normative comunitarie nazionali e regionali, permettendo all’agricoltura di poter continuare a fornire in maniera sostenibile determinanti contributi al rilancio e allo  sviluppo economico della nostra provincia e dell’ intero territorio regionale”.

N.R.

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