Rivellini: “Sulla sanità in regione accordo Cosentino-Montemarano”?
NAPOLI – Continua a salire la tensione nel centro-destra campano all’indomani dell’annuncio delle imminenti nomine ai vertici della Asl da parte del Presidente Stefano Caldoro. Ancora una volta a denunciare presunte irregolarità, incongruenze nelle scelte e a far palesare l’esistenza di un accordo politico tra la vecchia e la nuova gestione dell’Ente, è l’esponente di FLI in Campania, l’’on. Enzo Rivellini, parlamentare europeo e coordinatore regionale del partito di Fini nella regione, che ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Rimango sconcertato dal Presidente Caldoro che affermando, tra l’altro, che non conosce Pasquale Corcione e che il nome gli è stato suggerito dalla miriade di consulenti, parlamentari, assessori che si occupano di sanità in Campania, mi ha anticipato la designazione dello stesso a nuovo manager dell’Asl di Caserta. Non ho nulla di personale nei confronti del dottor Corcione, ma rimango basito da questa e da altre scelte della giunta regionale tanto che fino ad oggi non ritenevo possibile questo tipo di designazione. E non ho nulla di personale, non conoscendola, nemmeno nei confronti della dottoressa Maria Rosaria Caropreso, nefrologa dell’ospedale Santobono diventata come per incanto (vedi Decreto Presidente Giunta n. 164 del 21.09.2010) project manager per la realizzazione del presidio ospedaliero unico della Valle del Sele. Detto decreto che nomina la dottoressa Caropreso al punto 2 b afferma: “la dottoressa Maria Rosaria Caropreso nefrologa dell’ospedale Santobono può proporre all’azienda sanitaria l’individuazione del sito sul quale dovrà nascere il presidio unico ospedaliero della Valle del Sele nonché predisporre gli atti necessari all’accordo di programma, ecc. per la realizzazione della struttura da destinare al presidio e per la realizzazione degli interventi di edilizia sanitaria, ecc.”. Bene, anzi male, perché per un compito del genere non si nomina neanche un ingegnere qualsiasi, ma un ottimo ingegnere esperto in materia ed, invece, si è preferito designare una nefrologa ! Per tornare invece alla nomina di Pasquale Corcione ricordo che lo stesso è stato direttore amministrativo dell’Asl Na 1 proprio nel momento in cui la stessa azienda è diventata la più indebitata d’Europa, è stato ed è l’alter ego del suo, all’epoca, direttore generale Angelo Montemarano. Spero che si possano conoscere le vere ragioni di questa scelta che come dicono le malelingue risale ad un ipotetico accordo elettorale (delle regionali 2010) tra Nicola Cosentino e Angelo Montemarano. Sono amareggiato non tanto per questi rumors ma nel constatare che autorevoli politici, amici fraterni che stimo e che con me hanno contribuito alla defenestrazione di Angelo Montemarano siano ora silenti o addirittura sponsorizzino tali scelte senza battere ciglio, forse con una sofferenza interna che non hanno il coraggio di esternare. A loro, con cui ho condiviso oltre che una fraterna amicizia che dura e durerà sempre ma anche un’esaltante esperienza politica, rivolgo un accorato appello: evitiamo che i cittadini e gli operatori sanitari possano gridare Aridatece Montemarano».