Sono 25 i milioni di euro per le scuole della Campania
NAPOLI – Il debito nei confronti delle istituzioni scolastiche della Campania da parte dello Stato è di 25 milioni di euro e non di 65 mln come apparso in questi giorni sulla stampa. Quest’ultima è infatti la somma complessiva che interessa le regioni del Mezzogiorno d’Italia creditrici dei finanziamenti. Il balletto delle cifre – si parla di 89 milioni di euro che la Regione deve alle scuole – e il piano di interventi-tampone sul fronte occupazionale che stanno mettendo a punto l’Assessorato Regionale alla Formazione e Istruzione di concerto con l’Ufficio Scolastico Regionale della Campania evidenziano innanzitutto il fallimento delle politiche sin qui messe in atto dalla Regione Campania con un impiego di risorse finanziarie sicuramente alto, ma cui non ha corrisposto il conseguimento di coerenti risultati in termini sia di qualità dell’insegnamento e in generale dell’offerta formativa, sia su quello degli interventi strutturali finalizzati a garantire la sicurezza delle scuole, altro fronte delicatissimo dell’emergenza-scuola regionale e nazionale. Oltre il 50% delle scuole della Campania non risponde ai requisiti minimi degli standard di sicurezza. Piuttosto che finanziare, come avvenuto in questi anni da parte della Regione, progetti e iniziative che hanno risposto più a logiche politico-clientelari che a una seria programmazione per la scuola campana, sarebbe utile che l’Assessore Caterina Miraglia mettesse in cantiere un piano di interventi sulla sicurezza delle scuole per garantire innanziutto maggiori condizioni di agibilità e di accoglienza alle strutture. Inoltre avviare, sul piano occupazionale, progetti sperimentali diretti ai docenti disoccupati in grado di animare iniziative a carattere socio-culturale, formativo-assistenziale rispondenti ai bisogni delle comunità locali. Potrebbe essere una risposta innovativa alla domanda di lavoro che legittimamente proviene dalla categoria alle prese con i tagli delal rfiorma-Gelmini.