Silvestrini, Città della Scienza a rischio chiusura

NAPOLI – Secondo Vittorio Silvestrini, presidente di Città della Scienza, il taglio di circa 8 milioni di euro deciso dalla Regione Campania non lascia alternative diverse dalla chiusura della struttura che martedì prossimo ha convocato il CdA della Fondazione Idis Città della Scienza. Secondo quanto dichiarato a Il Velino il presidente Silvestrini “…lo scorso 29 luglio doveva essere erogato un contributo di 300mila euro, ma non è mai arrivato. Inoltre è stato revocato revocato un bando firmato ad aprile del valore di 2 milioni di euro: impossibile andare avanti in queste condizioni”. Secondo Silvestrini non ci sarebbero alternative alla chiusura, visto che l’Assessore alla Ricerca Scientifica  Trombetti neanche è stato in grado di assicurare, pur avendole promesso, quelle risorse disponbili. Il Presidente della Regione Caldoro neanche avrebbe intenzione di ricevere Silvestrini che parla della Città come di un ente che in questi anni si è “autofinanziato”. Forse sta proprio in questo l’errore, cioè il presunto autofinanziamento di Città della Scienza essendo fondato prevalentemente se non esclusivamente sui fondi regionali cospicuamente assegnati fino alla vigilia delle elezioni, ma indisponibili stando la crisi finanziaria dell’Ente. Oggettivamente non si può parlare di autofinanziamento quando il principale erogatore di risorse finanziarie è un ente pubblico che, a dispetto delle straordinarie risorse soprattutto europee disponibil, ha praticamente dilapidato nel corso di questi anni miliardi di euro in iniziative che si sono rivelate incapaci di decollare autonomamente. Ora si tratta di capire se è possibile evitare il fallimento di una struttura che, in ogni caso, si è conquistata uno spazio e una credibilità sul mercato culturale italiano e internazionale per scongiurare l’ennesimo fallimento napoletano le cui responsabilità sono innanzitutto ascrivibili a una classe politica che è stata incapace di gestire il proprio ruolo al di fuori di logiche clientelari evidentemente giunte al capolinea. Una crisi che colpisce anche centinaia di lavoratori e che sicuramente aumenta il livello di tensioni sociali in questa distrata città dove il “bassolinismo” ha prodotto guasti devastanti con cui oggi è purtroppo inevitabile fare i conti. Stupisce il silenzio di gente come l’ex assessore alle attività produttive, l’attuale parlamentare europeo del PD Andrea Cozzolino, che ha costruito una carriera politica su questa struttura, ma anche su tante altre, come lo dimostra la sotria di questi anni di governo del centro-sinistra campano. (03/09/2010)

Stampa