Ospedale del Mare, Rivellini si appella a Caldoro

Ospedale del Mare

L’europarlamentare Enzo Rivellini, coordinatore di Generazione Italia Campania, dichiara: «La notizia diffusa oggi in un comunicato della Cgil, di imminenti 200 licenziamenti tra i lavoratori delle aziende che stanno costruendo l’Ospedale del Mare, è forse l’ultima tegola che cade su questa opera e che dimostra come l’immobilismo della Regione stia causando e potrà causare danni irreparabili anche perché si somma alle malefatte della sinistra delle precedenti amministrazioni. La vicenda va chiarita in modo preciso: l’Ospedale del Mare, che doveva essere inaugurato nel primi mesi del 2008, per le inefficienze della gestione Montemarano-Bassolino ha accumulato ritardi biblici e solo grazie ad un concreto lavoro del commissario Verdoliva e del sub-commissario Zuccatelli stava avviandosi verso una conclusione felice. La Astaldi (azienda capofila nella realizzazione dell’opera), che già aveva intentato e successivamente sospeso un arbitrato per i ritardi nei pagamenti della Regione, che oltretutto era stata inadempiente perché aveva avviato l’opera senza acquisire decine di autorizzazioni necessarie, qualche mese fa aveva per iscritto comunicato l’impossibilità di proseguire i lavori con le modalità del project financing, alla luce dei i ritardi (pagamenti, certificazioni, ecc.).  Qualche mese fa, inoltre, era arrivata la notizia che concrete trattative, in particolare condotte dal sub-commissario Zuccatelli, potevano portare ad un annullamento del project  financing in cambio di uno sconto notevole da parte delle aziende impegnate nei lavori che avrebbero concluso l’opera solo come semplici affidatarie dell’appalto e non nell’ambito della finanza di progetto. Tutto ciò anche perché le aziende private non hanno intenzione di vedersi annullare per danno il contratto con il serio pericolo di perdere le SOA (le certificazione per eseguire lavori pubblici) e quindi perdere la possibilità di lavorare con le pubbliche amministrazioni. Ogni dettaglio a quanto sembra era stato attentamente studiato da funzionari, politici e avvocati delle parti che pare avessero trovato, nel pieno rispetto della legalità e della correttezza, il modo per concludere l’opera. Si aspettava solo il via libera di Caldoro, ma a quanto pare le diverse opinioni fra lui, il suo capo di gabinetto (il dottor Del Gaizo) e le ingerenze indebite dei tanti, forse troppi, che a vario titolo o senza titolo, mettono bocca in sanità sta creando una confusione che, probabilmente, è alla base dello stallo dei lavori e dei possibili licenziamenti dei lavoratori. A questo punto mi appello a Caldoro che in autonomia, senza sentire consiglieri di alcun tipo, decida il da farsi, naturalmente nel pieno rispetto della legalità e del bene pubblico, e faccia tesoro di questa vicenda per ridimensionare funzionari, dipendenti, assessori e via dicendo che devono tornare a svolgere il proprio compito lasciando al governatore la libertà di scelta».

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