Raffaele Lauro (PDL): dopo il summit “tacciano corvi, sciacalli e primedonne”
ROMA – Sull’esito del summit tra il Premier Silvio Berlusconi e lo stato maggiore della Lega guidato dal Ministro Bossi tra i commenti più pungenti e significativi registriamo quello del Sen. Raffaele Lauro (PDL) che prende un netta posizione contro un certo modo di far politica e comunicazione. “La politica non è fatta solo di sangue e di merda, ma anche di ideali, di valori e di impegni assunti con gli elettori, che vanno onorati, fino in fondo. Ora tacciano i corvi, gli scacalli e le primedonne. L’incontro tra Berlusconi e Bossi di ieri ha rinnovato le forti e convergenti ragioni, politiche e programmatiche, che stanno alla base dell’alleanza di governo e della maggioranza, che ha vinto le elezioni del 2008, ed ha spazzato via, in un sol colpo, la valanga di provocazioni, di personalismi, di narcisismi, di insulti, di indiscrezioni e di retroscena, che hanno trasformato il dibattito politico di questa estate in una volgare rissa da suburra mediatica. La politica non è fatta solo di sangue e di merda, ma anche di ideali, di valori e di impegni assunti con gli elettori, che vanno onorati, fino in fondo. E ciò riguarda, innanzitutto, i nuovi gruppi parlamentari, che non possono tradire, a metà strada, il mandato politico ricevuto e bruciare l’azione riformatrice, di cui il nostro paese ha bisogno e calata nei cinque punti del programma di fine legislatura, definiti dal PdL.” Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro (PdL), che ha aggiunto: “Ora tacciano i corvi, gli sciacalli e le primedonne, anche all’interno della maggioranza, e la smetta l’opposizione di baloccarsi quotidianamente con l’invenzione di nuove formule di governo, alternative a Berlusconi, che non abbiano avuto il sigillo elettorale. Berlusconi ha il diritto-dovere di governare fino alla fine della legislatura, con il sostegno della sua maggioranza parlamentare. Se ne hanno la capacità e la forza politica, l’opposizione o i movimenti di opinione, che talora affiorano nel dibattito, preparino l’alternativa al governo di centrodestra e, a suo tempo, la sottopongano al corpo elettorale, che rimane l’unico sovrano. Queste sono le regole di una democrazia dell’alternanza, che non può tollerare deprecabili scorciatoie e congiure di Palazzo“. (26/08/2010)