Cacciapuoti irreperibile con 8 milioni di euro dei soci di Banca del Meridione

Raffaele Cacciapuoti

NAPOLI – Il bluff della Banca Popolare del Meridione ha messo in moto la macchina giudiziaria, sezione reati finanziari sotto la direzione di Fausto Zuccarelli, che ha posto sotto sequestro diversi conti bancari aperti dal presidente Raffaele Cacciapuoti in capo al comitato promotore. Le vittime della truffa sono 824, cioè si soci che hanno sottoscritto le quote azionarie per la costituzione dell’Istituto di credito. Frodati anche la Fondazione Banco Napoli e la Banca Popolare di Bari che avevano partecipato all’iniziativa promosso con un battage pubblicitario imponente e col coinvolgimento di illustri personaggi del mondo delle profesisoni, dell’impresa, della cultura, del giornalismo. Cacciapuoti ha fatto perdere le proprie tracce insieme a circa 8 milioni di euro, lasciando nelle casse dell’istituto meno di 2 milioni di euro. L’iniziativa di Cacciapuoti agli occhi di tecnici è apparsa subito anomala perchè irrispettosa delle severe norme imposte dalla vigilanza Consob a questo tipo di progetti. In effetti la stessa campagna pubblicitaria che sollecitava illegalmente la sottoscrizione, quindi un investimento, è vietata dall’organo di vigilanza. L’anomali è stata segnalata alla Consob anche a seguito dell’apertura di uno sportello in via Santa Brigida assolutamente vietata dalla legge. Intanto Cacciaputoi confessa al quotidiano “Il Denaro” la sua versione di vittima e non autore della truffa annunciando che sta vagliando la propria posizione giudiziaria prima di rivolgersi ai Magistrati. Intanto teme per la propria vita: “mi sono fidato delle persone sbagliate…” ha dichiarato Cacciapuoti. (04/08/2010)

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